deepfestival

40000CM²

di e con Claudia Catarzi
coreografia Claudia Catarzi
musica Spartaco Cortesi, Philip Glass “mr. Bojangles”
luci Massimiliano Calvetti
produzione Company Blu
premi Visionari/Kilowatt 2014, per la “Vetrina Anticorpi XL 2015” per “Rencontres Chorégrapiques internationales de Seine-Saint-Denis 2017”, per “BE Festival/ Birmingham 2017”; e il video promo del lavoro è finalista a “IDILL/Charleroi danses”
Un assolo modellato sul puro impulso istintivo, allo stesso tempo studio scientifico sulla reazione e sull’adattamento al limite spazio-temporale.
La ricerca di Claudia Catarzi si configura come una riflessione sulla danza in quanto naturale impulso del corpo a reagire a stimoli eterogenei quali suono, rumore, spazio, aria, forza di gravità. Le caratteristiche principali sono autenticità del movimento e impulso intuitivo, evitando le direttive intellettuali e abolendo la narrazione. Il corpo della performer appare mosso e movente, figura spinta da forze quasi estranee alla sua intenzionalità. 40.000 centimetri quadrati è una performance autoriale che mostra un’alta esperienza tecnica senza cadere nel mero virtuosismo.

CLAUDIA CATARZI Autrice, interprete e coreografa di se stessa ha intenti ben delineati e una progettualità di spessore oltre ad essere estremamente chiara sulle direzioni registiche e drammaturgiche dei suoi lavori. Proveniente da numerose e importanti collaborazioni artistiche – dall’esordio con Micha Van Hoecke al susseguirsi delle collaborazioni con compagnie quali Sasha Waltz, Sosta Palmizi, Ambra Senatore, Aldes, Company Blu – il percorso artistico della Catarzi come interprete è indicativo della sua capacità tecnica e sperimentale. Il più recente studio coreografico Sul punto, presentato nel 2013 all’interno della rassegna DNA del Romaeuropa Festival, viene premiato dal pubblico e dalla giuria di Appunti Coreografici. Come in 40.000 cm2 , l’intento narrativo viene messo da parte a favore di una radicale fede nella potenza espressiva del corpo danzante quale punto di incrocio tra spazio esterno, senso interno del tempo e vettori di forza, con un’attenzione particolare all’uso della partitura sonora, riscontrabile anche in un terzo assolo del 2012, Qui e ora, vincitore dei premi EMERGENZE/FABBRICA EUROPA e Corto in danza, dove le suggestioni sonore sulle quali si basa la performance sono costituite dall’originale composizione Long day di Spartaco Laredi e da un brano di Johnny Cash, Streets of Laredo. In un frammento del cortometraggio/installazione di Peter Greenaway The towers. Lucca hyubris del 2013 che la vede in scena, Claudia Catarzi interpreta l’altera e tenace regina Isadora.